Stamani i carabinieri hanno fermato un ragazzo di 22 anni per l’omicidio di Anselmo Campa, l’imprenditore ucciso a martellate in casa.
L’omicidio di Anselmo Campa, imprenditore di 56 anni ucciso in casa, a Grumello del Monte, lo scorso 19 aprile, è arrivato ad una svolta. Alle prime luci dell’alba di giornata odierna i Carabinieri di Bergamo hanno fermato un ragazzo di 22 anni accusato del delitto. Pare che quest’ultimo avesse avuto una relazione sentimentale con un familiare della vittima fino a poco tempo fa.
I Carabinieri hanno recuperato anche l’arma del delitto, un martello, che il colpevole aveva nascosto vicino al fiume Oglio. E’ stata dunque esclusa l’ipotesi iniziale che vedeva la vittima uccisa durante un furto finito male. D’altronde, come hanno fatto notare le stesse forze dell’ordine, in casa di Anselmo Campa non mancava nulla. Le attenzioni degli inquirenti si sono dunque rivolte subito verso il giovane di 22 anni.
Il giovane, residente anch’esso a Grumello, in provincia di Bergamo, dopo un lungo interrogatorio dei Carabinieri ha confessato l’omicidio. Il 22enne nel corso degli interrogatori si è contraddetto più volte in merito ai suoi spostamenti della giornata incriminata, quella di martedì 19 aprile. Questa confusione ha messo in allarme le forze dell’ordine che, coordinate dal magistrato incaricato delle indagini, hanno proceduto ad una perquisizione. A quel punto il ragazzo è crollato.
L’omicidio
Riavvolgendo il nastro, Anselmo Campi era stato trovato morto la sera di mercoledì 20 aprile dentro la sua abitazione, con diverse ferite sulla testa. Gli amici di sempre, quelli del bar Arci, si erano preoccupati perché stranamente non sentivano l’uomo da un giorno intero. Accorsi nell’abitazione dell’uomo avevano trovato la porta chiusa ma non a chiave. Quando sono entrati sono rimasti sconvolti dalle condizioni della vittima.
Fin da subito le indagini si erano concentrate nella cerchia familiare e in quella delle amicizie e gli inquirenti avevano ipotizzato che la vittima conoscesse il suo aggressore. Dopo aver visionato numerose telecamere di sorveglianza e ascoltato familiari e amici i Carabinieri si erano concentrati sul giovane di 22 anni.
Dopo il crollo dell’interrogatorio il colpevole ha indicato il luogo di occultamento dell’arma del delitto. Qui, inoltre, i Carabinieri hanno trovato anche i vestiti utilizzati la sera dell’omicidio ancora sporchi di sangue. Sul luogo di lavoro del colpevole, invece, sono stati ritrovati il portafogli e le chiavi di casa della vittima insieme a dei pantaloni utilizzati per la fuga dopo l’omicidio.